Da sempre l'Adda ha avuto un'importante funzione strateggica.Soprattutto il suo medio corso,tra Lecco e Cassano,ha rappresentato una vera e propria frontiera: via per chi calava da Nord come conquistatore, ostacolo per gli eserciti che si rincorrevano nella pianura padana.Non è un caso che dal 223a.C.(data della battaglia tra Romani ed insubri),gli scontri armati si siano svolti quasi sempre nelle vicinanze dei guadi di Cassano,Trezzo,Vaprio,Canonica e cornate.Questi territori suscitarono interesse anche durante le invasioni barbariche: nella zona di Trezzo fino a Fara Gera d'Adda vi si insediarono i Longobardi della regina Teodolinda: il re Autari costruì un palazzo e una basilica di culto ariano e chiamò Fara Autarena.Immediatamente dopo il periodo medievale,con l'Italia delle Signorie,l'Adda diventò un confine di stato tra i più rigidi e stabili:quello tra il Ducato di Milano e la Repubblica della Serenissima che durò ben 400 anni.Sulle sponde del fiume si avvicendarono i domini dei Visconti,degli Sforzae dei Francesi.A questi ultimi si sostituirono gli spagnoli durante la Guerra dei Trent'anni,con i Lanzichenecchi che da Nord discendevano lungo il corso del fiume portando epidemie,diastruzzioni e saccheggi.Agli soagnoli,pessimi amministratori,seguirono gli austriasci (interrotti solo dalla parentesi napoleonica a fine '700)che portarono pace,sviluppo tecnologgico ed economico.Durante il Rinascimento,il Ducato di Milanofu uno degli stati più teccnologgicamente avanzati.Ciò era dovuto principalmente al complesso sistema di canali artificiali che fin dall'epoca romana irrigava la pianura milanese rendendola uno dei territori più fertili d'Europa.Su questo fitto reticolo di navigli,canali e rogge si svilupparono l'industria e i commerci.L'acqua forniva energia per i mulini,filande,filatoi,fucine;ma era anche via di comunicazione e trasporto di merci e persone dalla Valtellina e dalla Svizzera verso Milano.
Come abbiamo appena visto,l'Adda non ha rivestito nel tempo solamente un'importanza geografica,paesaggistica,ambientale o naturalistica, ma ha accompagnato il cammino dell'uomo sin dalle prime civiltà.Sono quindi molteplici le connessioni e numerosi i collegamenti con l'arte,la letteratura,la storia e la vita degli uomini.
Da Lecco a Cassano d'Adda si sono create negli anni molteplici situazioni e si sono scoperti parecchi siti di interesse che pongono l'Adda in primo piano in molti ambienti,ecco i più rappresentativi:
-L'IMPORTANZA DELL'ADDA NE "I PROMESSI SPOSI":
già all'apertura del romanzo il Manzoni dà una descrizione particolareggiata dei luoghi intorno a Lecco dove si svolgono le vicende dei protagonisti.Inoltre nell'"addio ai monti"di Lucia che sta andando a vivere nel mona-stero a Monza,si nota quanto i poveri abitanti conoscessero a fondo ogni particolare e quanto fossero attaccati agli elementi naturali caratterizzanti il territorioche abitavano.Infine,il fiume Adda diventa"un amico,un fratello,un salvatore"per Renzo in fuga dai guai di Milano;varcare il fiume è sinonimo di salvezza e vita nuova.
IL MUSEO DELLA SETA DI GARLATE:
Dopo la rivoluzine industriale la Pianura Padana è diventata il fulcro territoriale per la bachicultura.Il complesso serico di Garlate fu attivo fino agli anni Cinquanta.Nel 1953 venne realizzato il Museo della Seta,che costituì il primo museo di archeologia industriale in Italia e una preziosa testimonianza sulla lavorazione della seta nel nostro territorio che fu,con la metallurgia del ferro,la principale risorsa economica della provincia di Lecco fino agli anni Trenta del Novecento.
LEONARDO DA VINCI,IL RINASCIMENTO E L'ADDA:
Soggiornò a Milano per due lunghi periodi,dal 1482 al 1500 e ancora dal 1506 al 1512.Durante questi periodilungo le rive dell'Adda,Leonardo conduse studi ed esperimenti per il suo trattato "Delle Acque".Dipinse i paesaggi del medio corso:il fiume tra Monastirolo e Trezzo,la Martesana e il promontorio di Concesa,tra Vaprio e Canonica,progettò il traghetto (foto)identico a quello tutt'oggi funzionante ad Imbersago.
Disegnò la pianta del castello di Trezzo. Visitò la flora dell'Adda,un canyon profondo 80 m che si snoda tra i comuni di Paderno e Cornate in cui il fiume riprende le sue caratteristiche torrentizzie diventando a tratti turbolento,a tratti lento e profondo.Quì ,gli scenari straordinariamente originali e le formazioni rocciose tipiche come "i tre corni"hanno affascinato ed ispirato l'artista tanto da indurlo a studiarli,misurarli,disegnarli nei codicie ritrarli sullo sfondo del dipinto "La vergine delle Rocce"."La madonna e s.Anna" e forse,anche in quello della Monna Lisa.Ma leonardo fece molto altro:concepì e proggetto migliorie ed aggiornamenti tecnologici per le chiuse idrauliche che ancora oggi vengono chiamate"conche vinciane"e progettò il Naviglio di Padernosuperando il dislivello tra Brivio e Trezzo al fine di collegare il lago di Como con la città di Milano (codice Atlantico).Questi progetti di ingegneria fluviale vennero poi realizzati nel Settecento.
IL PONTE DI PADERNO:
Splendido esempio di archeologia industriale,è un manufatto in ferro del 1887-89 progettato dall'ingegnere svizzero Jules Ròthlisberger e destinato ad uso ferroviario e stradale che,grazie ad un'arcata parabolica di 350 m,supeera il fiume collegando la soponda lecchese con quella bergamasca.Lungo 266 m,si eleva il pelo libero dell'acqua di 85 m. La rilevanza del ponte San Michele dal punto di vista storico è paragonabile a quella costruzione della Tour Eiffel,eretta esattamente negli stessi anni e con le stesse tecnologie.Entrambe le strutture all'epoca della costruzione divennero il simbolo del trionfo industriale per i rispettivi paesi.