Il percorso del fiume Adda dalla sorgente alla foce

L'Adda conoscerla per apprezzarla

Origine del nome:

Il nome "Adda" deriva dal termine "Abdua" che è di origine celtica e significa acqua corrente.
Sin dalla preistoria la presenza di un corso d'acqua in un territorio potenzialmente colonizzabile era il primo presupposto affinchè l'insediamento di una popolazione potesse condurre ad una civiltà prospera.
Il termine "Adda" può essere interpretato in entrambi i generi come se fosse sostantivo maschile o femminile .Un fatto curioso è che presso le popolazioni rivierasche che hanno instaurato un rapporto  di lavoro o affettivo e quasi "umano" col fiume, dominati da una sensazione di possesso, si verifica la tendenza a personificare il fiume Adda donandogli un'identità femminile.

IL SUO PERCORSO DALLA SORGENTE ALLA FOCE E DATI GENERALI

Con i suoi 313 Km, l'Adda occupa il quarto posto nella classifica per lunghezza dei fiumi italiani: la precedono solamente il Po (652Km) di cui è il maggior affluente pe lunghezza ed il secondo per portata media alla foce (quasi 190m3/sec), l'Adige (410Km) ed il Tevere (405Km). Il corso principale dell'Adda ricade interamente in Lombardia, mentre parte del bacino imbrifero (il sesto in Italia con un'estenzione di 7.979Km2), e situato in territorio elvetico.
I vari rami sorgentizi dell'Adda nascono sulle Alpi Retiche dal giogo dello Stelvio e dal Gruppo del l'Ortles,più precisamente a 2.237m s.l.m. sul versante meridionale del Monte del Ferro,nella Val Alpisella (Parco Nazionale dello Stelvio), una piccola valle alpinacomunicante con la valle di Fraele dove si trovano i laghi artificiali di Caneano e San Giacomo.
Dalla valle di Livigno l'Adda inizia ad assumere l'aspetto di un torrente e quindi entra nella conca di Bormio dove riceve il tributo del Braulio,del Bormina e del Frodolfo.
Di quì il fiume percorre tutta la Valtellina per 125Km facendo da confine tra Alpi Retiche ed Orobie arricchito dagli apporti del Roasco, del Poschiavino,del Mallero,del Masino e si immette nel lago di Como presso Colico,più precisamente a Gera Lario in località Fuentes.
L'altro corso dell'Adda ha carattere torrentizio con forte azione erosiva; la massa di detriti che il fiume convoglia ha colmato l'antico della lacustre,formando il Pian di Spagnae isolando così il lago di Novate Mezzola.
Il fiume esce dal Lario (il terzo lago più grande d'Italia con una superficie di 145km2) in fondo al ramo di Lecco presso L'monima città,riprende il suo corso solamente per poche centinaia di metri dove è attraversata dai 3 ponticittadini e si allarga per riprenderele caratteristiche di lago formando i due bacini contigui di Garlate (4,47km2)e di Olginate (0,77km2).
Lasciato quest'ultimo specchiod'acqua,scorre incassata fra due alte sponde di terreni prima morenici fino al suo sbocco in pianura presso Trezzo sull'Adda e poi alluvionali fino alla foce.
Ricevuto da sinistra il Brembo a Canonica D'Adda si getta nella pianura padana,attraversa la città di Lodi,serpeggia lenta e con ampi meandri ricevendo il Serio presso Gombito sinchè sfocia nel Po in località Castelnuovo Bocca d'Adda,circa 10km a Ovest di Cremona.
L'Adda e navigabile da Olginate fino a Robbiate e da Formigara alla foce;dall'asta fluviale prendendo origine diversi canali di varie dimensioni tra cui spiccano per importanza:
- il Naviglio della Martesana:voluto da Filippo Maria Visconti nel 1443 e completato nel 1457,nasce in località Concesa a Trezzo Sull'Adda e porta le acque dell'Adda sino a Milano (al fine di congiungersi col Ticino,rendeva possibile la navicazione ponendo in comunicazione il lago di Como con il lago Maggiore;durante il suo tragitto verso il capoluogo lombardo alimentava 16 ruote di mulini ed irrigava buona parte del territorio);
- il canale della Muzza:le sue acque,tratte dal fiume a Cassano d'Adda,irrigano parte della pianura milanese e tutto il Lodigiano per poi tirnare nello stesso fiume sopra Castiglione d'Adda;la sua costruzione risale al 1220;
- il canale Vacchelli che ha inizio allo sbarramento di Bocchi a Comazzo (LO) serve per irrigare la pianura cremasca e parte di quella cremonese.